I promessi sposi (1840) by Alessandro Manzoni

I promessi sposi (1840) by Alessandro Manzoni

autore:Alessandro Manzoni [Manzoni, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Classics, Historical
ISBN: 9788804562665
Google: u0vhAAAACAAJ
editore: Mondadori
pubblicato: 2006-10-15T17:15:58+00:00


Messo poi subito in tavola, la padrona andò a prender Lucia, ve l’accompagnò, la fece sedere; e staccata un’ala di quel cappone, gliela mise davanti; si mise a sedere anche lei e il marito, facendo tutt’e due coraggio all’ospite abbattuta e vergognosa, perché mangiasse. Il sarto cominciò, ai primi bocconi, a discorrere con grand’enfasi, in mezzo all’interruzioni de’ ragazzi, che mangiavano ritti intorno alla tavola, e che in verità avevano viste troppe cose straordinarie, per fare alla lunga la sola parte d’ascoltatori. Descriveva le cerimonie solenni, poi saltava a parlare della conversione miracolosa. Ma ciò che gli aveva fatto più impressione, e su cui tornava più spesso, era la predica del cardinale.

- A vederlo lì davanti all’altare, - diceva, - un signore di quella sorte, come un curato…

- E quella cosa d’oro che aveva in testa… - diceva una bambinetta.

- Sta’ zitta. A pensare, dico, che un signore di quella sorte, e un uomo tanto sapiente, che, a quel che dicono, ha letto tutti i libri che ci sono, cosa a cui non è mai arrivato nessun altro, né anche in Milano; a pensare che sappia adattarsi a dir quelle cose in maniera che tutti intendano…

- Ho inteso anch’io, - disse l’altra chiacchierina.

- Sta’ zitta! cosa vuoi avere inteso, tu?

- Ho inteso che spiegava il Vangelo in vece del signor curato.

- Sta’ zitta. Non dico chi sa qualche cosa; ché allora uno è obbligato a intendere; ma anche i più duri di testa, i più ignoranti, andavan dietro al filo del discorso. Andate ora a domandar loro se saprebbero ripeter le parole che diceva: sì; non ne ripescherebbero una; ma il sentimento lo hanno qui. E senza mai nominare quel signore, come si capiva che voleva parlar di lui! E poi, per capire, sarebbe bastato osservare quando aveva le lacrime agli occhi. E allora tutta la gente a piangere…

- E proprio vero, - scappò fuori il fanciullo: - ma perché piangevan tutti a quel modo, come bambini?

- Sta’ zitto. E sì che c’è de’ cuori duri in questo paese. E ha fatto proprio vedere che, benché ci sia la carestia, bisogna ringraziare il Signore, ed esser contenti: far quel che si può, industriarsi, aiutarsi, e poi esser contenti. Perché la disgrazia non è il patire, e l’esser poveri; la disgrazia è il far del male. E non son belle parole; perché si sa che anche lui vive da pover’uomo, e si leva il pane di bocca per darlo agli affamati; quando potrebbe far vita scelta, meglio di chi si sia. Ah! allora un uomo dà soddisfazione a sentirlo discorrere; non come tant’altri, fate quello che dico, e non fate quel che fo. E poi ha fatto proprio vedere che anche coloro che non son signori, se hanno più del necessario, sono obbligati di farne parte a chi patisce.

Qui interruppe il discorso da sé, come sorpreso da un pensiero. Stette un momento; poi mise insieme un piatto delle vivande ch’eran sulla tavola, e aggiuntovi un pane, mise il piatto in un



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